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La chitarra elettrica: evoluzione e importanza dell’effettistica

lunedì 6 dicembre 2010

La nascita della chitarra elettrica e la sua evoluzione fino ai tempi odierni ha influenzato la storia della musica.

L’esigenza di amplificare la chitarra è stata dettata soprattutto da esigenze di “farla sentire” quando doveva confrontarsi con il volume di altri strumenti.

La storia della chitarra elettrica parte in America: il primo pick-up magnetico fu inventato da George Beuchamp nel 1931 e successivamente fu Adolf Rickenbecker a iniziare sperimentazioni per elettrificare la chitarra.

La prima chitarra prodotta, in seguito a varie sperimentazioni, fu la Gibson ES-150 caratterizzata dal corpo cavo, vuoto (hollow-body) e inventata da Charlie Christian considerato il padre della chitarra Jazz.

In Italia la prima chitarra elettrica fu costruita nel 1937 ad opera di Airoldi di Galliate, che usò come sistema di amplificazione una normale radio.

Alla fine degli anni ’40 Leo Fender realizza la sua prima chitarra modulare costruita con un corpo solido, e il 1953 è l’anno di nascita della Stratocaster che a tutt’oggi non presenta sostanziali modifiche rispetto al modello originale.

L’evoluzione della chitarra elettrica e del suo suono fino ai giorni nostri è da attribuire soprattutto agli effetti e agli amplificatori.

L’artista che aprì le porte alla sperimentazione del suono e degli effetti fu senza dubbio Jimi Hendrix che esplorò nuovi orizzonti nell’uso della chitarra elettrica.

Attualmente gli effetti a disposizioni dei chitarristi sono davvero molteplici e ogni chitarrista che si rispetti ha a sua disposizione una pedalboard (catena di effetti) con la quale può gestire solitamente un ampio spettro di suoni.

Alcuni degli effetti più popolari sono l’overdrive, il distorsore,il delay, chorus, il wha wha.

Il costo degli effetti di qualità professionale è decisamente elevato, ed è per questo motivo che chi possiede una pedalboard deve interessarsi anche alla sua protezione.

Il miglior sistema per un adeguata protezione dagli urti e per trasportare in sicurezza le pedalboard è affidarsi a dei flight case professionali: si tratta di vere e proprie valigette costruite con materiali molto resistenti a qualsiasi urto e che garantiscono un trasporto sicuro della pedalboard.

Nelle catene di effetti è inoltre fondamentale il tipo di alimentazione usata, questo per evitare fastidiosi fruscii che andrebbero a rovinare il suono della chitarra./p>

Per questa ragione è sempre consigliabile acquistare degli alimentatori customsu misura per gestire al meglio la vostra catena di effetti e ottenere un suono limpido e privo di fruscii.

Informazioni sull'Autore


Giorgio Bassi


http://www.gcflightcases.it


Fonte: Article-Marketing.it

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