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Storia di Massa

lunedì 6 dicembre 2010

Massa Romana


Il ritrovamento di alcune stele di pietra in Lunigiana e nelle grotte di Equi fa risalire la presenza umana in territorio di Massa
a tempi preistorici. I Celti Liguri, detti Apuani, respinsero gli
Etruschi dalle coste tirreniche e furono a loro volta sottomessi dai
Romani nel 155 a. C., quando Claudio Marcello li sconfisse. Favorita
dal passaggio della via Emilia Scauri, la zona di Massa cominciò ad
acquisire importanza soprattutto grazie al porto romano di Luni (Lunae
Portus), città sacra alla Luna diventata colonia nel 177 e ricca di
marmi bianchi. La sua progressiva decadenza si risolse con un maggiore
prestigio di Massa, già in tempi medievali.

Massa nell'Alto Medioevo


Le invasioni barbariche dopo la caduta dell'impero romano
investirono in tre ondate i territori di Massa; prima gli Ostrogoti
(489-553), poi i Bizantini e infine i Longobardi, che scelsero l'area
lunigiana e della Garfagnana edificandovi molti insediamenti facilmente
collegabili con gli altri centri della Pianura Padana. Nel periodo di
lotta tra Bizantini e Longobardi, tutta la zona litoranea e parte
dell'Appennino Centrale, per oltre cinquant'anni divennero terra di
frontiera, retta dai capisaldi bizantini di Suranium (Sorano, che vuol
dire filattiera) e Luni. All'avvento dei Franchi di Carlo Magno (774),
che travolse il regno longobardo di Desiderio, il Cristianesimo poté
infiltrarsi profondamente nella zona, eliminando le ultime sacche di
resistenza pagana. Attorno all'anno Mille il mondo feudale si sbriciolò
e la Lunigiana divenne Marca della Liguria Orientale, con Luni, Genova
e Tortona unite per fronteggiare il pericolo saraceno.

Storia di Marina di Massa


Meta turistica d'interesse internazionale, Marina di Massa compare
per la prima volta nei documenti nel 1630, quando Carlo I
Cybo-Malaspina costruisce in una zona ancora piagata dalle paludi e
quindi insalubre una cappella adibita alle funzioni religiose per i
marinai che attraccavano in porto. Un ulteriore porticciolo è costruito
sul fiume Frigido nel 1700, per facilitare lo scarico di merci, ma è
ancora presto per vedere sorgere le prime abitazioni nella zona che
resta acquitrinosa. Solo ai primi decenni del 1800 i duchi estensi
provvedono a bonificare le paludi, favorendo la discesa sulla costa di
agricoltori e caricatori. Il trasporto di marmi viene incrementato nel
1889 con la costruzione di una tranvia a vapore che collega Massa alla
spiaggia.

L'invasione vichinga di Luni


A decretare la caduta di Luni, oltre che la progressiva insalubrità
del territorio paludoso, sono le invasioni dei barbari, in particolare
dei pirati Vichinghi. Nell'884, un drakkar normanno avvista le candide
mura di marmo della cittadina e pone l'assedio. Non riuscendo a
penetrare nella cerchia difensiva il capo dei Vichinghi escogita uno
stratagemma: la proposta di farsi cristiano e ricevere il battesimo. Le
porte di Luni si aprono e il vescovo stesso accoglie tra i
festeggiamenti il nuovo convertito, lieto dello scampato pericolo.
L'indomani corre voce che il predone è morto e dato il suo rango deve
essere sepolto cristianamente. Quando il corteo funebre entra a Luni,
il finto cadavere del Vichingo si rianima e dà inizio alla strage degli
abitanti, saccheggiando l'intera colonia. Luni non risorge più dalla
catastrofe, il mare si ritira lasciando posto alla palude, il porto si
insabbia. I resti marmorei della città vengono prelevati per ornare i
centri vicini. Gli ultimi saccheggi moreschi risalgono al 1020.


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Lara Malerba si occupa di contenuti per
ZeroDelta, nel tempo libero
si diletta con il suo blog




Fonte: Article-Marketing.it

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