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L'Attimo Fuggente - Elogio del cambiamento

martedì 24 aprile 2012


La capacità di cambiare idea e di modificare i propri comportamenti è sinonimo di grande intelligenza e di autocritica, tipica di persone che si evolvono continuamente, chi non riesce a farlo resta fermo e blocca il proprio percorso di crescita personale.

Molti di noi davanti a una critica aperta si irrigidiscono chiudendosi al dialogo o sfuggendo per non doversi confrontare apertamente con le proprie possibili mancanze o lacune.

E’ un atteggiamento di difesa quasi normale come è normale, vivendo all’interno della società e a contatto con altre persone ognuna diversa dall’altra, essere sottoposti alle opinioni degli altri. E’ vero, dà fastidio a tutti sentirsi giudicati, ma qui non si tratta di ascoltare il giudizio del primo che capita, bensì delle persone che tengono a noi e che sappiamo che vogliono il nostro bene.

Quindi, dopo la difesa iniziale, manifestata a volte anche con forza o aggressività, dovremmo essere capaci di fermarci a riflettere e analizzare con lucidità quanto della critica che ci è stata mossa possiamo prendere e farne tesoro per salire un gradino in più verso quel percorso di maturazione fondamentale a permetterci di crescere e arricchirci. Ogni persona ha un suo punto di vista e non è affatto detto che uno sguardo diverso dal nostro sia più giusto o più sbagliato, semplicemente la sua diversità può aiutarci a vedere una prospettiva che senza confronto non saremmo mai riusciti a scoprire, accrescendo la consapevolezza che la realtà non è solo bianca o nera ma piena di sfumature.

E sono proprio le sfumature ad aiutarci a effettuare quei piccoli e graduali cambiamenti che non dobbiamo avere paura di considerare come segno di incoerenza o di debolezza, come potrebbe sembrare a una prima occhiata, bensì di elasticità e malleabilità, fondamentali per adattarci alla realtà mutevole del nostro vivere quotidiano e soprattutto del nostro rapporto con gli altri.

Cos’è che spesso ci fa rimanere arroccati nelle nostre posizioni, incapaci di ammettere che forse, in qualche modo l’altro ha ragione?

Perché molti di noi preferiscono rimanere fermamente attaccati alle proprie convinzioni senza essere capaci di fare un passo indietro per valutare con lucidità l’opzione di poter cambiare idea?

Forse nella volontà di dimostrarci coerenti e solidi, confondendo la determinazione con l’ostinazione, perdiamo di vista l’enorme forza interiore necessaria a guardarci allo specchio con una adulta capacità di autocritica e valutare ciò che può essere cambiato, serenamente e obiettivamente senza che questo ci faccia sentire deboli o perdenti.

Forse, se guardiamo un po’ più a fondo, c’è molta più volontà e maturità in chi è capace di mettersi in discussione e confrontarsi continuamente con gli altri e con se stesso attraverso l’apertura a punti di vista diversi dal proprio e con la consapevolezza che ognuno di noi è in continuo cambiamento così come la realtà oggettiva e le relazioni, rispetto a chi non riesce a uscire dalla propria rigidità o dalle proprie incrollabili idee rischiando di rimanere sempre uguale a se stesso, negandosi l’opportunità meravigliosa di mutare insieme alle varie fasi della vita, inconsapevole che ciò che riteniamo giusto oggi può non esserlo più domani.

In fondo può anche essere sorprendente guardarsi indietro e vedere che i cambiamenti effettuati ci piacciono e perché ci hanno reso persone migliori…

Marta Lock


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